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Il Trattamento

Il trattamento permette di ottenere strati di ossido di spessore variabile dai 5 ai 20 micron (anodizzazione sottile) e dai 20 a salire (anodizzazione dura) definiti in base alle caratteristiche finali che si vogliono raggiungere.
Può essere effettuato su tutte le leghe di
alluminio ma non tutte garantiscono un ottimo risultato.

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finiture

Realizziamo un’ampia gamma di finiture:
satinatura

Che cosa può compromettere il risultato finale?

I fattori che possono compromettere il risultato finale sono infatti da ricercare nei seguenti ambiti:

  • composizione del tipo di lega;
  • stato termico della lega;
  • condizioni di estrusione;
  • inizi di corrosione derivanti da una conservazione non idonea anche nei magazzini;
  • surriscaldamento durante la lavorazione meccanica

Difetti non visibili prima del trattamento

I difetti che non derivano dall’ossidazione e che non sono visibili prima del trattamento sono i seguenti:

  • striatura
  • puntinatura
  • variazioni di spessore

Come ottenere un buon risultato

Possiamo così riassumere: essendo il processo di ossidazione anodica dell’alluminio molto sensibile alla qualità ed alla lega utilizzata è necessario partire con le giuste condizioni per
ottenere dei buoni risultati.

Se si vuole inoltre ottenere un risultato qualitativo su un intero lotto è necessario utilizzare la medesima lega.

Occorre anche prevedere a priori le variazioni dimensionali dei pezzi da trattare in funzione dei diversi spessori che si andranno ad applicare, solo in questo modo si potranno ottenere tolleranze corrette.





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